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Filotto Milan grazie al solito leader. E adesso il derby

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DONNARUMMA – A chiamarlo al primo intervento di giornata è il compagno di squadra Calabria a cui Gigio sta ancora chiedendo il perchè. In chiusura di tempo deve ripetersi, stavolta su Verde che lo chiama al grande intervento. Nella ripresa l’unico suo pensiero è quello di ripararsi dalla pioggia. 6,5 

CALABRIA – Incomprensibile il tentativo di suicidio messo in atto da Davide al 21’: un tocco all’indietro che senza l’intervento prodigioso di Donnarumma stava per infilarsi all’angolino. Si fa parzialmente perdonare con una percussione interessante e un bel cross rasoterra al 34’ per Colombo che però non concretizza. Redenzione completata al 44’ quando scavalla sulla fascia e mette un pallone perfetto dal fondo che Saelemaekers spedisce in tribuna. Nella ripresa, grazie ad un’ottima gamba, mantiene alto il volume delle sue giocate e confeziona anche un assist perfetto per Hauge al 90’. Conferma il buon momento di forma. 6,5 

KJAER – Si fa notare – e non in positivo – per una punizione dal limite scagliata al terzo anello al minuto 17. Va bene che giovedì sera ha segnato due rigori, ma non esageriamo. Per il resto ottimo lavoro di gestione della difesa. 6,5 

GABBIA – Svetta nell’area avversaria su azione da calcio d’angolo, ma la sua zuccata finisce alta sulla traversa. Ordinaria amministrazione, senza lampi ma anche senza sbavature. 6 

HERNANDEZ – La pausa di riflessione, vedi partita giocata al piccolo trotto in Portogallo, sembra avergli giovato e infatti inizia subito a spingere sulla fascia sinistra e ogni volta crea il panico nella difesa avversaria. Troppo didascalico al 13’ quando, servito ottimamente da Brahim Diaz in area, tenta un improbabile triangolo invece di concludere ferocemente in porta. Al 75’ però ricorda al mondo perchè deve essere considerato uno degli esterni mancini più forti al mondo: ruba palla ad un avversario a centrocampo, divora il campo a falcate gigantesche e quindi fulmina Rafael con una sassata di sinistro che si accomoda placida in fondo al sacco. Prova anche la doppietta dopo qualche minuto ma stavolta il portiere avversario respinge. 7 

KRUNIC – Ingaggia duelli rusticani con i centrocampisti liguri, consapevole che tocca a lui fare le veci del carro armato Kessiè, del quale però non ha la personalità e nemmeno il piede educato. Esce al 58’ dopo il vantaggio rossonero. 5,5

TONALI – L’inizio è incoraggiante: assume le redini del centrocampo e sembra già un veterano, pur essendo il più giovane della combriccola. Poi si smarrisce alla distanza, difetta di precisione e spesso i suoi suggerimenti si perdono tra i piedi degli avversari. 5

SAELEMAEKERS – Non sempre preciso negli appoggi, bravo però quando scambia stretto al 34’ con Calabria confezionando la più bella azione per il Milan, purtroppo non concretizzata. In evidenza a cavallo del 43’, prima crossa perfettamente per Brahim Diaz che spreca, poi è il belga a sciupare un’assistenza pregiata di Calabria sparacchiando alle stelle a colpo sicuro. Prezioso nell’azione del 3-0 milanista. 6,5

BRAHIM DIAZ – Dello spagnolo il compito più difficile di giornata: svolgere i compiti abitualmente in carico a Calhanoglu. Dal titolare copia bene gli interventi in copertura (ottimo uno di questi alla mezz’ora) e la capacità di spaccare le difese avversarie con incursioni inattese. E infatti riesce a far ammonire due bianconeri, Ricci e Gyasi, solo nel primo tempo. Incomprensibile però il gol divorato in chiusura di primo tempo quando anzichè incornare in rete un cross perfetto di Saelemekaers colpisce di spalla fuori. Pericoloso ad inizio ripresa, ma il suo destro dal limite si perde sul fondo. Esce sfiancato al 70’. 6,5

LEAO – La verve con cui Rafa entra in campo fa rimpiangere il caro vecchio Niang, a cui non per niente viene spesso accostato. L’unica fiammata al 9’ quando è anticipato al momento di concludere a botta sicura da Sala. Nella ripresa Pioli lo sposta al centro e lui ricambia togliendo un pallone pericoloso a Calhanoglu lanciato verso la porta avversaria. Quando sembra inevitabile la sostituzione per manifesta inadeguatezza, piazza la zampata vincente e regala il vantaggio al Milan. Non contento, si regala anche la sua prima doppietta italiana toccando di giustezza in fondo al sacco il pallone dopo una torre deliziosa di Kessiè. Come trasformare un inevitabile 4 in pagella in un gran bel voto. 7

COLOMBO – Gli arriva la palla giusta poco dopo la mezz’ora ma il suo tiro a botta sicura viene rimpallato da un avversario. Per il resto presenza impalpabile. A fine primo tempo resta negli spogliatoi. 5 

CALHANOGLU – L’insostituibile. Resosi conto della pochezza offerta dalla formazione schierata, mister Pioli lo tira fuori dalla naftalina nell’intervallo e chiede al turco di risollevare i rossoneri. Hakan appena entrato rimedia subito un giallo per un brutto fallo a metà campo. Poi prova a tessere qualche trama di gioco, dovendo però contare su compagni che lo ostacolano e altri che non capiscono le sue giocate. I suoi cross in area però sono poesia per gli attaccanti rossoneri e al 57’ perfino Leao non può esimersi dal toccare in rete una punizione a giro di Calhanoglu. Decisivo in ogni giocata del Milan. Quando entra lui si accendono le luci a San Siro. 7,5 

KESSIÈ – Entra con il Milan già avanti, ma Franck trova sempre il modo di fare il suo, stavolta con un assist di testa che Leao trasforma nel 3-0 rossonero. 6,5 

BENNACER – Chiamato a gestire il vantaggio, si piazza davanti alla difesa rossonera e smista il gioco con discreta tranquillità. 6,5 

HAUGE – Prima a San Siro con la nuova maglia e nessun tipo di sofferenza. Cerca di scambiare con i compagni, si propone, tenta anche la conclusione a rete. Potrebbe diventare molto utile per il Milan nel corso della stagione. 6

MALDINI – s.v.

PIOLI – Così come in occasione del pirotecnico playoff di Europa League contro il Rio Ave, la lettura delle formazioni iniziali del Milan lascia più di qualche dubbio. Dopo la scelta di giocarsi la stagione in Portogallo con Maldini centravanti, ecco adesso la rivoluzione esagerata contro lo Spezia. Per intenderci, il Milan messo in campo dal tecnico parmigiano è la prima squadra a schierare ben 7 giocatori titolari nati a partire dal 1/1/1999 in un match nei top-5 campionati europei. Sarebbe il caso di ricordare a chi di dovere che i primati che deve rincorrere la squadra rossonera sono altri. E infatti la partita cambia quando Pioli butta dentro Calhanoglu e poi Kessiè e Bennacer. Ora il derby che il Milan può affrontare a punteggio pieno, con 7 gol fatti e 0 subiti. 6

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