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Stato di grazia Milan: partita difficile, poi ci pensa lui

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DONNARUMMA – La media gol subiti dal Milan quando Gigio c’è (1,1) e quando non c’è (1,7) fotografa alla perfezione il concetto di indispensabilità del 99. Stavolta è praticamente inoperoso, subisce un gol su rigore ma è l’unico pallone che arriva verso la sua porta. 6 

CALABRIA – Tocca a Calabria gestire il grande ex di giornata, con un gran desiderio di rivalsa. Deulofeu però spesso e volentieri va a sbattere contro il muro eretto da Davide, sempre più indiscusso protagonista della fascia destra. 6,5 

KJAER – Solita tranquillità, ma meno efficacia rispetto al solito: qualche leggerezza di troppo negli appoggi e anche qualche scontro fisico perso contro gli attaccanti friulani, cosa decisamente non da Simon. 6 

ROMAGNOLI – Gioca una partita attenta, almeno fino ad inizio ripresa quando diventa il protagonista in negativo del match: l’intervento su Pussetto è al limite perchè Romagnoli prende la palla ma poi anche la gamba dell’argentino. Un’entrata che poteva e doveva essere evitata  con un pizzico di attenzione in più. Puntuale la chiusura al 68’ quando interrompe una pericolosa ripartenza friulana. 5 

HERNANDEZ – Pussetto lo sollecita ad una partita complicata in fase difensiva. Theo se ne rende subito conto quando al 12’ è costretto a buttare giù l’argentino e rimediare il primo giallo del match. Probabilmente non sta vivendo un momento di forma scintillante e infatti la sua prima discesa sulla fascia arriva al 72’. La seconda però, al 91’, è da applausi a scena aperta. Peccato che Musso sia bravissimo a sventare la minaccia. 6 

KESSIÈ – Dalle sue parti non si passa, ma l’ivoriano non si accontenta di un gran lavoro in fase di contenimento e si toglie anche lo sfizio di saettare un gran destro sotto la traversa e portare in vantaggio il Milan. Gravissimo però l’errore a metà campo al 22’ che innesca un pericoloso 3 contro 2 che i friulani non concretizzano. Anche il carrarmato ivoriano soffre la fisicità dell’Udinese, ma comunque riesce ad essere decisivo. 7 

BENNACER – Perde subito un brutto pallone in apertura di partita ma è dal suo sinistro di seta che parte il pallone per Ibra da cui poi nasce il gol del vantaggio. Balla un po’ troppo dietro, come tutto il Milan per altro. Evidentemente stanco dopo la partita giocata a volume altissimo giovedì sera, Pioli lo sostituisce con Tonali al 57’. 6,5

SAELEMAEKERS – Arriva in leggero ritardo sul lancio perfetto di Leao nei primi minuti di gioco. Gioca una partita di supporto a Calabria, ma spinge poco. Pochi secondi prima di uscire maltratta una pallone che avrebbe potuto garantire un 2 contro 0 al Milan, quindi Pioli lo richiama in panchina. 5,5

CALHANOGLU – Stranamente confuso e impreciso nelle prime battute del match, poi entra nelle pieghe del match ed inizia a fare tante piccole cose utili per la manovra della squadra, compreso un significativo lavoro in copertura. Decisamente inguardabile la punizione calciata – con annessa caduta di fondoschiena a terra – fuori dallo stadio al 65’. 6 

LEAO – È diventato l’uomo assist del Milan e già al 10’ offre una buona opportunità a Saelemaekers. Quando parte in progressione appare devastante, poi piano piano si spegne e ad inizio ripresa Pioli lo richiama in panca. 6

IBRAHIMOVIC – Fatica ad entrare in partita, poi al 17’ viene imbeccato da Bennacer e lui inventa la giocata ideale per consentire a Kessiè di bucare Musso. Bella e autorevole la giocata personale al 39’ che costringe il portiere argentino ad un difficile intervento. È una partita complicata per i rossoneri, manca brio, energia, creatività, e allora ci pensa lui, il solito dominante fuoriclasse che raccoglie un rimpallo insignificante e lo scaglia in fondo al sacco in rovesciata a 4 minuti dalla fine. Giù il cappello di fronte a una tale dimostrazione di superiorità fisica, tecnica e caratteriale. 9 

BRAHIM DIAZ – Pioli lo butta nella mischia quando si rende conto che lì davanti manca un po’ di intraprendenza e lo spagnolo prova subito ad accendere la luce con un paio di percussioni interessanti che però non trovano sbocco. 6

TONALI – Entra al posto di Bennacer per dare un po’ di vigoria al centrocampo rossonero. 6.

REBIC – Torna a furor di popolo dopo l’infortunio di Crotone datato 27 settembre, tenta un paio di volte la giocata ma ci sarà tempo per ritrovare il gol. 6

DALOT – Prende il posto di Calabria e quindi cambia di nuovo fascia rispetto al giovedì di Coppa. Il giovane portoghese non sembra però risentirne e conferma le buone impressioni avute durante il match contro lo Sparta Praga. 6

KRUNIC – s.v.

PIOLI – L’occasione che si presenta alla vigilia è ghiotta: vincere e allungare a +5 sull’Inter, considerata una delle principali candidate alla vittoria dello scudetto e alla fine l’obiettivo è raggiunto, anche se con gran fatica. Quello che piace di questo Milan è la cattiveria nel tentativo costante di recupero palla, ma a Udine si registra  troppa imprecisione nei passaggi e nelle giocate semplici. La conseguenza, a differenza dalle ultime prestazioni, è che la squadra va spesso in affanno al cospetto di un’Udinese battagliera. Alla fine però ci pensa Zlatan, tanto per cambiare, e Pioli può continuare a sorridere. 6,5

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