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Analisi

Milanisti, ascoltate Pioli

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MILANO – In molti, dopo il roboante 0-3 subìto nel derby di domenica contro l’Inter, fra i tifosi del Milan si sono chiesti: e ora da dove e da cosa si riparte? La risposta, assolutamente diretta, l’ha fornita Stefano Pioli in persona nei minuti immediatamente successivi al fischio finale della stracittadina: “Se qualche mese fa ci avessero detto che a questo punto del campionato saremmo stati secondi in classifica – ha affermato l’allenatore milanista – sarebbero stati tutti felici“. Ergo, ecco da dove l’intero ambiente rossonero deve riprendere la sua marcia, ovvero da un cammino sin qui comunque strepitoso.

Dati

Il Milan, che pure nel 2021 ha tirato leggermente il freno a mano con 5 sconfitte fra campionato e Coppa Italia e la vetta della serie A lasciata all’Inter, è partito poco più di un anno fa da una situazione terrificante, iniziata dagli ultimi anni di gestione Berlusconi, dal misterioso interregno cinese e dall’avvento del fondo Elliott che, al di là delle pompose promesse, non aveva tradotto nulla in fatti concreti. E poi, ecco la poca comunicazione fra proprietà e dirigenza, una squadra senza carattere e il disastro di Giampaolo, il peggior allenatore passato da Milanello negli ultimi 45 anni.

Ripresa

Pensare che da lì il Milan in 14 mesi sia arrivato al secondo posto della classifica significa aver lavorato tanto e bene. L’arrivo di Pioli, il ritorno di Ibrahimovic, il feeling trovato fra Gazidis e l’area sportiva della dirigenza, ma soprattutto l’identità che i rossoneri hanno ritrovato dopo anni di amarezze, devono far riflettere i critici dell’ultima ora: sì, il Milan è in difficoltà ed ha perso male il derby, ma è lo stesso Milan che un anno fa era sperduto nei meandri del centro classifica, impantanato sulle proprie paure, incapace solo di pensare alla semplice lotta per il quarto posto.

Futuro

I rossoneri hanno l’organico più giovane della serie A ed uno dei più giovani d’Europa, i risultati da un anno a questa parte sono stati anche oltre le aspettative, anzi, assai oltre le più rosee speranze. La squadra di Pioli ha dominato metà del campionato, si è laureata campione d’inverno dieci anni dopo l’ultima volta, ha riacquistato credibilità e tutta Italia è tornata a parlare del Milan, nel bene o nel male, dopo quasi un decennio di indifferenza. Da qui si riparte, da un progetto appena nato che non deve interrompersi e da tanti errori che domani potrebbero trasformarsi in validissime certezze.

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