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Analisi

Le considerazioni del Milan su Brahim Diaz

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MILANO – Giudicare la prestazione di Brahim Diaz in Fiorentina-Milan è complicato per un cronista e, probabilmente, anche per un tifoso qualsiasi. Lo spagnolo, infatti, sino al gol del 2-2 che ha spianato la strada ai rossoneri per il successo poi certificato da Calhanoglu, era stato abulico ed inconcludente quasi al limite dell’irritazione. E la gara del Franchi, in effetti, potrebbe essere la fotografia perfetta dell’intera stagione del fantasista iberico, troppo spesso passato da grandi giocate a palloni persi banalmente, tanto che anche la dirigenza milanista si interroga sul suo eventuale riscatto.

Dubbi

E a pensarci bene, le perplessità di Maldini e Massara non sembrano campate in aria perché il possibile riscatto di Brahim Diaz potrebbe condizionare il calciomercato in entrata della prossima estate. I numeri non sono un granché, in campionato lo spagnolo ha siglato appena 2 reti e quasi mai è risultato decisivo, anche se, a sua difesa, va riconosciuto un impiego col contagocce da parte di Pioli e l’adattamento al calcio italiano che per un calciatore proveniente dalla Liga spagnola non è affatto semplice. Ma è chiaro che al Milan da Diaz ci si aspetti molto di più di quanto visto sinora.

Scossa

E chissà che proprio il gol siglato a Firenze non possa rappresentare la svolta nell’annata del numero 21 milanista che, se in forma e motivato, può rappresentare un’ottima alternativa a Calhanoglu ma anche agli attaccanti esterni di sinistra. Fino ad allora, del resto, Brahim Diaz non aveva indovinato nulla, nessun dribbling, nessun tiro, tutti i contrasti persi e una sostituzione che sembrava ormai cosa fatta. E se una telefonata salvava la vita in un celebre spot di metà anni novanta, un gol potrebbe salvare il Milan, Brahim Diaz e un riscatto che ad oggi rimane in dubbio ma che potrebbe regalare ai rossoneri un talento purissimo, a patto che il calciatore stesso fornisca convincenti garanzie.

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