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Analisi

Milan-Donnarumma: tutti i tempi sbagliati

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MILANO – Il rinnovo di Gianluigi Donnarumma con il Milan è un punto interrogativo che si fa sempre più grande, aumentando di dimensione ad ogni giorno che avvicina quel 30 giugno che è ad oggi l’ultima data che lega il portiere ai rossoneri. Delle difficoltà nel prolungare l’accordo, delle richieste di Raiola e dei dubbi del calciatore si è detto e scritto tanto, ma ciò che nelle ultime settimane è sembrato molto strano e a tratti inopportuno è stata la gestione dei tempi da parte dei protagonisti (diretti e indiretti) della vicenda legata al futuro dell’estremo difensore del Milan e della Nazionale.

Tempistiche

Il primo sbaglio temporale lo ha commesso naturalmente il club milanista che mai si sarebbe dovuto ridurre agli sgoccioli per imbastire o comunque concludere la trattativa per il rinnovo, perché ora è evidente che il coltello dalla parte del manico lo abbia Mino Raiola. Lo stesso agente, però, non sta certo rendendo facile la vita al suo assistito, chiaramente segnato e provato da una situazione stressante, proprio nel momento decisivo di una stagione che potrebbe riportare il Milan in Coppa dei Campioni dopo sette anni.

Tifosi

Anche i sostenitori rossoneri che sabato mattina (a poche ore da Milan-Benevento) hanno chiesto ed ottenuto un colloquio con Donnarumma, però, non hanno probabilmente colto l’attimo fuggente per parlare col portiere, uscito visibilmente scosso dal confronto civile ma duro coi tifosi che gli hanno chiesto se avesse firmato già con la Juventus e, in caso di risposta affermativa, di non giocare la gara coi bianconeri in programma domenica prossima. Affrontare così Donnarumma a pochissimo da una gara importante come quella di sabato scorso è stato un rischio decisamente mal calcolato.

Destino

Infine, siccome il Diavolo (non inteso come simbolo milanista) ci mette sempre la coda, quale momento più inopportuno di questo poteva esserci per presentare in calendario proprio Juventus-Milan? Immaginate cosa potrebbe accadere nel caso in cui, sciaguratamente, Donnarumma dovesse commettere un errore decisivo per la vittoria juventina, come visto ad esempio nella finale di Coppa Italia fra bianconeri e rossoneri nel 2018. A meno di due mesi dalla scadenza del suo contratto, insomma, Gianluigi Donnarumma sembra sempre più stretto in una morsa che sta schiacciando lui e l’intero universo del Milan.

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