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Analisi

Quanti attaccanti servono al Milan

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MILANO – L’attacco è una delle zone del campo che il Milan deve maggiormente potenziare in vista della nuova stagione. Da una parte, infatti, c’è il totem Ibrahimovic che è il leader ed il fuoriclasse della squadra di Pioli, ma che il 3 ottobre compirà 40 anni e che già l’anno scorso ha saltato più della metà delle partite a causa di diversi infortuni che ne hanno dimezzato il rendimento. E poi ci sono Rebic e Leao che per ruolo e caratteristiche non possono sostituire lo svedese, motivo per cui, partito anche Mandzukic, ai rossoneri occorre rinforzare massicciamente la prima linea.

Operazioni

Maldini e Massara sono chiamati dunque a compiere le scelte giuste, perché al Milan serve un centravanti titolare ma che sia consapevole di doversi sedere almeno inizialmente in panchina quando Ibrahimovic sarà a disposizione. A questo punto sembra evidente che la dirigenza milanista opterà per due acquisti, considerando anche che il giovane Colombo finirà di nuovo in prestito in serie B (Ascoli e Pisa hanno già bussato alle porte di Milanello), perché le condizioni e l’età di Ibrahimovic, nonché il triplo impegno campionato-Coppa Campioni-Coppa Italia, obbligano il Milan a tutelarsi il più possibile.

Lista

Olivier Giroud è il nome in cima al taccuino dei dirigenti rossoneri: il club milanese attende che il francese (che a Milano sbarcherebbe pure domani) trovi un accordo col Chelsea per liberarsi, poi dirà sì a Maldini. Ma oltre a Giroud, Pioli potrebbe avere un’altra punta a sua disposizione: difficile che sia Belotti, considerato un’alternativa a Giroud, più fattibili l’ucraino Yaremchuk del Gent o il capitano dell’Ajax, il serbo Tadic che può agire sia da attaccante che da trequartista. Non è da escludere, infine, un nome a sorpresa, proveniente dall’estero, su cui il Milan potrebbe lavorare già a fari spenti.

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