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Analisi

Milan: Brahim Diaz e l’altro fantasista

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MILANO – Dopo le prime due amichevoli contro Pro Sesto e Modena (formazioni di serie C) e dopo quasi un mese di calciomercato, al Milan tirano le primissime somme per capire cosa ancora possa far comodo a Stefano Pioli, quali nomi si possano aggiungere all’organico e quali, viceversa, sarebbe meglio depennare. La rosa, del resto, va ancora potenziata ma anche sfoltita perché il tecnico rossonero, esattamente come un anno fa, preferisce lavorare esclusivamente con quei 21-22 calciatori (portieri esclusi) inerenti al suo progetto tecnico.

Fantasia

Uno dei ruoli maggiormente sotto la lente d’ingrandimento di allenatore e dirigenza è quello del trequartista, ovvero della mezzapunta centrale che andrà a completare il terzetto di fantasisti alle spalle di Ibrahimovic o di Giroud. E’ partito Calhanoglu, ma è tornato Brahim Diaz dal Real Madrid, anche se il Milan cerca un altro ipotetico numero 10 da alternarsi con lo spagnolo che nella sua prima uscita stagionale contro il Modena ha segnato ed è apparso in gran forma, come se volesse dimostrare a Pioli di sapersi prendere sulle spalle l’inventiva del gioco milanista.

Idee

In effetti, la domanda sorge quasi spontanea: Brahim Diaz ha terminato in crescendo la stagione scorsa dopo un inizio al rallentatore, inanellando ottime prestazioni, gol, assist e dando l’impressione di essersi sbloccato. Ora che ha ereditato anche la maglia numero 10 e sembra pronto per il definitivo salto di qualità, sarebbe giusto allora acquistare un titolarissimo, magari costoso, che tarpi ancora le ali al trequartista iberico? O sarebbe forse più saggio affiancargli un giovanotto di belle speranze che possa sostituirlo in alcune gare, ma che parta in ogni caso alle sue spalle?

Consacrazione

E’ vero che Diaz non ha ancora fornito totale affidabilità in fatto di rendimento e continuità, ma è altrettanto evidente che mai ha avuto la possibilità di partire titolare e confrontarsi con le responsabilità ma anche le sicurezze che il posto fisso in squadra presentano. Che Pioli gli abbia concesso di indossare la casacca numero 10, poi, lo pone in pole position almeno inizialmente, e l’impressione è che l’eventuale arrivo di un “grande” fantasista possa rendere Brahim Diaz meno sicuro di avere quell’occasione di esplodere finalmente ed entrare nel novero dei migliori.

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