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Il Milan ribalta il Verona: i due migliori in campo dalla panchina

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TATARUSANU – Ottantamila occhi puntati su Ciprian e il portiere rossonero risponde subito, deviando in angolo un sinistro radente di Ilic al 3’. Incassa due reti, una su rigore, quasi da incolpevole, poi praticamente non tocca più palla fino alla fine. 6 

CALABRIA – Indeciso, come anche Tomori, in occasione del vantaggio veronese, poi si riprende e prova a prendere per mano la squadra con una sua scorribanda offensiva che si conclude con un gran destro che sibila di poco alto sulla traversa. Nella prima ora di gioco è il calciatore che conclude più verso la porta avversaria, anche se senza la necessaria precisione. Poi per fortuna qualcosa cambia nel Milan. 6,5 

TOMORI – Subito un grande intervento su Kalinic per far capire l’atmosfera all’ex rossonero. Non sembra sufficientemente pronto e reattivo in occasione del gol di Caprari, da quel momento però Fikayo non sbaglia più un colpo e si conferma pezzo unico in questo Milan. Quando al minuto 87’ resta a terra il popolo milanista inizia a pregare in tutte le lingue, per fortuna di tutti Tomori si rialza e continua fiero a giocare.  6,5 

ROMAGNOLI – È suo il presunto fallo su Kalinic da cui nasce il rigore del raddoppio veronese, ma è piuttosto chiaro il movimento del veronese che va a cercare le gambe del difensore milanista anzichè il pallone. Un intervento che avrebbe meritato la revisione al Var, invece niente. Nell’assalto finale del Verona, sono preziosi gli stacchi di testa del capitano che sbroglia un paio di situazioni complicate. 6,5

BALLO TOURÈ – Primi 20 minuti da incubo: perde un paio di palloni tanto stupidi quanto sanguinosi, dal secondo di questi nasce l’azione del rigore veronese. Dopo un primo tempo da peggiore in campo, nella ripresa si scuote e sforna un paio di discese interessanti e anche qualche bel cross. 5,5

BENNACER – Con il Verona che marca a uomo a tutto campo capisce che l’unico modo di giocare è saltare il diretto avversario e creare superiorità. Ci prova al quarto d’ora con un paio di iniziative ma non trova la dovuta assistenza dai compagni. Lotta contro i mulini a vento per tutto il primo tempo, poi nella ripresa trova finalmente un po’ di più il resto della squadra e l’intera manovra del Milan ne guadagna. Da applausi un recupero al 64’ con cross al bacio per Giroud a cui non riesce il colpo del pareggio. Esce per far spazio a Ibra dopo il pareggio del Milan. 6,5

KESSIÈ – Fiacco, spento, una delle più timide versioni dell’ivoriano nell’ultimo anno e mezzo. Quando però si tratta di andare sul dischetto al 75’, Franck ritrova freddezza e lucidità per battere Montipò e impattare la partita sul 2-2. 6,5

SAELEMAEKERS – Scende in campo con l’animo leggere e gonfio di orgoglio dopo aver rinnovato il proprio contratto con il Milan fino al 2026. In campo però non riesce mai a fare la differenza e alla fine del primo tempo Pioli lo richiama in panchina. 5

MALDINI – Dopo l’esordio dal primo minuto, con gol, sul campo dello Spezia, esame probante per il giovane Maldini, chiamato alla prova San Siro. Purtroppo è proprio di Daniel il tocco sbagliato da cui parte l’azione del vantaggio veronese. Prova a redimersi con una spettacolare conclusione di mezzo volo al 9’ che però termina alta. Gli capita sul destro un bel pallone da imbucare per i suoi compagni smarcati, ma sbaglia clamorosamente. Anche lui fuori all’intervallo. 5

REBIC – Perfettamente calato nel match, anche nel ruolo non più consueto di esterno sinistro: dopo appena 5 minuti fa già ammonire il suo diretto avversario Ceccherini. È sempre Ante ad ispirare Maldini al 9’. È per distacco il migliore del Milan, l’unico capace di battersi da solo con caparbietà, voglia e determinazione. Al 35’ esce per una botta e lascia il posto a Leao. 7

GIROUD – Non è Rebic e non può fare il gioco di Rebic, quindi o il Milan si attrezza in fretta a giocare per Giroud oppure non si fa molta strada. È pur vero però che il francese deve garantire un pizzico di incisività in più, quella che è mancata per tutto il primo tempo. Al quarto d’ora della ripresa però l’inzuccata di Oliviero riapre la partita e riaccende San Siro. 6,5

LEAO – È stato l’arma in più del Milan nelle prime 7 giornate di campionato e anche stasera Rafa si conferma decisivo. Come anche Rebic in avvio, fa ammonire il suo avversario diretto (Casale) al primo intervento. Nella ripresa è lui che si prende carico di risollevare la squadra e la giocata culminata con l’assist per il gol di Giroud ne è la fotografia. 7

CASTILLEJO – Bistrattato da stampa e tifosi, Castillejo risponde presente alla prima chiamata di Pioli in campionato. Un paio di recuperi incendiano San Siro e testimoniano la voglia di Samu di rendersi utile a questo Milan. Soprattutto subisce il fallo da rigore che consegna il pareggio al Milan ed è suo il cross che Gunter trasforma nel gol del vantaggio rossonero. Fenomenale. Ringhia sulle caviglie degli avversari fino all’ultimo secondo. Standing ovation per Samu. 8

KRUNIC – Pioli fa molto affidamento sul bosniaco ed infatti punta su di lui per ribaltare la partita. Bravissimo nel rubare palla e ripartire al minuto 85’: l’assist per Ibra non si tramuta in gol ma il merito di Rade resta. 6,5

IBRAHIMOVIC – Entra e il Milan passa in vantaggio. Basta la sua presenza al centro dell’area per gettare nel panico i difensori veronesi e costringere Gunter a buttarsela in porta da solo. A 5 minuti dalla fine Krunic lo imbecca, Zlatan ha troppa voglia di segnare e si fa ingolosire anzichè servire Leao meglio piazzato. Peccato, sarebbe venuto giù San Siro. Al 91’ stacca di testa e offre una sponda perfetta per Krunic che però non ne approfitta. Bentornato Ibracadabra. 6

TONALI – s.v.

PIOLI – L’emergenza lo costringe ad acrobazie innaturali per mettere in campo una formazione dignitosa, però la sensazione che un paio di scelte di Pioli siano sbagliate resta. Per fortuna, ancora una volta, i cambi nella ripresa rivoltano come un calzino il Milan e ribaltano una partita che sembrava persa. Quel che resta è la settima vittoria su otto partite e la vetta, anche se momentanea, della classifica. 6,5

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