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Il Milan soffre ma vince ancora: decisivi due tra i peggiori in campo

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TATARUSANU – Non ha la personalità e il carisma di Maignan e questo appare evidente al 13’ quando in quattro gli saltano sopra su un calcio d’angolo e Theate sbaglia un gol a porta vuota. Incolpevole sulla giocata suicida di Ibra che riapre la partita, non altrettanto sul pareggio di Barrow, azione nella quale Tata è sembrato indeciso e lento nell’uscita. Si riscatta al 77’ salvando il Milan dalla disfatta prima su Arnautovic poi sul colpo di testa Theate. 6 

CALABRIA – Giocatore sempre più completo, indispensabile, utilissimo in difesa e in attacco. A Bologna gli tocca occuparsi dell’attaccante più pericoloso dei felsinei, Barrow, ma Davidino non si fa mancare qualche fuga in avanti, da una delle quali arriva il raddoppio milanista firmato al 35’ proprio dal capitano. Ci riprova anche al 40’ ma stavolta il suo sinistro sibila alto sulla traversa. 6,5 

KJAER – Sempre più imprescindibile per questa squadra. Dopo il vantaggio rossonero è proprio un lancio filtrante del danese per la percussione centrale di Krunic a provocare l’espulsione di Soumaro. Ci vorrebbe una telecamera fissa sul danese per registrare tutte le prediche preziose che riserva ai suoi compagni, da Tatarusanu a Tonali. Nella ripresa è coinvolto anche lui nell’incomprensibile blackout del Milan che consente al Bologna di rientrare in partita. 6 

TOMORI – Giocatore di una fisicità prepotente, sembra andare in motorino mentre gli avversari vanno a piedi. Lo scatto in avvio su Arnautovic lanciato a rete, e rimontato in 10 metri, è impressionante. Nella ripresa non riesce a svegliare i compagni assopiti dopo l’intervallo. 6 

BALLO-TOURÈ – Cerca la sovrapposizione su Leao ma manca l’intesa con il portoghese che fatica a trovarlo smarcato. Quando però è lui a cercare Rafa al quarto d’ora, dopo aver recuperato un gran pallone, il Milan passa in vantaggio. Gioca una partita attenta, anche se è dalla sua parte che nasce il gol del pareggio bolognese. È lui che subisce l’entrata assassina di Soriano che vale la seconda espulsione ai rossoblu. 6,5

BENNACER – Inizia il match sulla stessa falsa riga della prestazione insoddisfacente di Oporto, perdendo qualche pallone di troppo. Con la superiorità numerica guadagna campo e meno pressioni, ma Pioli lo richiama all’ordine per evitare un atteggiamento troppo offensivo. Nella ripresa anche l’algerino si fa coinvolgere nella pessima prestazione rossonera, ma poi è dal suo sinistro educato che parte la sassata al volo che va ad insaccarsi alla destra di Skorupski, restituendo il vantaggio al Milan al minuto 84. Sull’onda dell’entusiasmo parte lancia in resta a due minuti dalla fine e offre a Ibra l’assist pregevole per il quarto gol, sigillo definitivo a un match complicato. 7

TONALI – È oggetto delle attenzioni dei due allenatori del Milan, Pioli in panchina e Kjaer in campo. Entrambi lo richiamano spesso perchè è attorno al centrale rossonero che deve svilupparsi il gioco. Ottimo in un paio di recuperi difensivi che attestano il suo elevato livello di attenzione anche in una partita apparentemente chiusa. Rimedia un giallo in chiusura di primo tempo e Pioli gli risparmia la ripresa. 6

CASTILLEJO – Torna in campo dal primo minuto dopo l’ottimo spezzone di partita contro il Verona. Non si rende protagonista di giocate memorabili, ma fa il suo con attenzione fino al momento dell’infortunio muscolare in chiusura di primo tempo. 6

KRUNIC – Scatta in profondità al 20’ e viene abbattuto da Soumaro che rimedia un cartellino rosso. È la migliore – e unica – giocata di Krunic in tutta la partita che poi esce al 59’ per lasciar spazio a Giroud. 6

LEAO – Sempre più consapevole dei suoi mezzi infiniti, si carica sulle spalle fin dall’inizio un Milan incerottato ed è lui a sbloccare il risultato con un gran sinistro che va ad insaccarsi dopo una deviazione assassina di Medel. Poi piano piano si spegne, confermando la sensazione che l’autonomia di Rafa è limitata. Nel finale in doppia superiorità numerica, quando il talento di Leao dovrebbe fare la differenza, il 17 rossonero si vede poco, troppo poco. 5,5

IBRAHIMOVIC – La prima volta titolare da quarantenne non resterà nella storia di Ibra e la sensazione, vedendolo passeggiare in campo anzichè correre, non è delle più incoraggianti. Favorito dall’inferiorità numerica del Bologna già dopo 20 minuti, tenta la conclusione su punizione dal limite, ma il tiro viene stoppato dalla barriera. Al 27’ gli capita sulla fronte un pallone d’oro da spedire in rete a due metri dalla porta, ma la zuccata è timida ed impacciata e la sfera fatica addirittura ad arrivare tra le braccia di Skorupski. Sbaglia tutto, perfino i passaggi più semplici, e il pastrocchio di inizio ripresa, l’autogol clamoroso che rimette in gioco il Bologna, sembra il manifesto di una prestazione da 3 in pagella. Nel finale però arriva l’invito alla redenzione sotto forma di assist da parte di Bennacer che Zlatan trasforma in gol. 6

SAELEMAEKERS – Pioli sperava di dargli un turno di riposo, ma Castillejo va ad aggiungersi all’infinita lista di infortunati e Alexis è chiamato a giocare la ripresa. Il belga conferma di non attraversare un momento brillantissimo e si fa notare poco. Rimedia anche un giallo per eccesso di foga. 5

BAKAYOKO – Pioli lo getta nella mischia saggiamente per preservare Tonali ammonito in finale di primo tempo. Anche il francese ha bisogno di mettere minuti nelle gambe e si vede in campo, poi però è da una sua importante iniziativa al minuto 84 che nasce il gol del terzo vantaggio al Milan. 6

GIROUD – Entra per provare a girare nuovamente la partita dopo il pareggio bolognese ed è l’unico ad impensierire Skorupski al 75’ con un’incornata che il portiere polacco sventa con un grande intervento. 6

KALULU – s.v.

PIOLI – Sfoggia sicurezza e tranquillità alla vigilia, ma l’inquitudine regna sovrana in casa Milan. Come potrebbe non esserlo con nove – leggasi 9 – giocatori fuori uso, tra cui almeno 5 titolari insostituibili? Malgrado tutto la partita si mette subito al meglio per i rossoneri, prima con il vantaggio di Leao, poi con l’espulsione di Soumaro, quindi con il raddoppio di Calabria. In avvio di ripresa però ci pensa Ibrahimovic con un autogol surreale a rimettere in gioco il Bologna e nel giro di tre minuti arriva anche il pareggio di Barrow. La seconda espulsione a carico del rossoblu però non agevola il compito del Milan che fatica a trovare spazio e occasioni. Pioli deve ringraziare Bennacer e Ibra, tra i peggiori fino a quel momento, che blindano la vittoria e riportano i rossoneri in testa alla classifica. 6,5

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