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Analisi

Il Milan non si ferma più e vince in ogni modo

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MILANO – E sono 9! Il Milan ottiene la nona vittoria sulle 10 giornate di campionato sin qui disputate e resta al comando della classifica, per ora in solitaria e aspettando Napoli-Bologna. Un successo non limpido per una squadra poco brillante ma terribilmente efficace, una squadra che ha lasciato al Torino il comando del gioco e la gestione della palla per quasi l’intera partita, ma che ha concesso ai granata appena due occasioni nitide da gol, una fallita da Belotti e l’altra salvata da Tatarusanu su Sanabria. Nonostante questo, però, il Milan ha gestito la rete di Giroud ed ha vinto ancora da grande.

Solidità

La compagine di Pioli è concentrata, rocciosa, a volte soffre ma porta a casa il risultato. Sempre. Monumentale Tomori, altrettanto Kjaer che proprio sul gong finale ha salvato la palla del possibile 1-1 nella mischia conclusiva che aveva portato il Torino ad ammassarsi nell’area di rigore milanista. E che dire di un Tonali assoluto padrone del centrocampo, o di un Leao che ha concluso poco verso la porta ma si è sacrificato con rientri e ripiegamenti difensivi? E poi Giroud che, una volta smaltito l’odioso e doloroso mal di schiena, si è preso sulle spalle l’attacco ed ha portato a casa il gol vittoria.

Fiducia

Ora attorno al Milan c’è entusiasmo, il popolo rossonero ha autostima, gli avversari (finalmente) paura. E poi la squadra milanista vince in tutte le maniere, vince quando domina (vedi Milan-Lazio), vince quando gioca male (vedi Bologna-Milan), vince quando si chiude e soffre (vedi Milan-Torino), a dimostrazione che prima della tattica, della tecnica e delle azioni c’è il gruppo e la voglia di vincere, caratteristiche che hanno riportato i rossoneri a primeggiare in Italia e a non sfigurare in Europa, proseguendo un volo che potrebbe portarli a rivivere i fasti di un tempo.

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