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Derby al cardiopalma: il Milan sfiora il successo grazie a due innesti

L’Inter spreca troppo, il Milan sfiora il colpo al 90′. E in vetta resta tutto come prima…

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TATARUSANU – Sollecitato solo dal dischetto: la prima volta Calha lo buca, la seconda ipnotizza Lautaro. Poi è salvato due volte dai compagni di squadra che respingono il pallone sulla linea con Ciprian battuto. 7 

CALABRIA – Digrigna i denti in maniera feroce fin dalle prime battute di gioco. Spinge con energia e continuità impressionante, lasciando un po’ sguarnita la sua fascia. 6,5 

KJAER – La copertura sull’errore di Tomori in disimpegno al 21’ dovrebbe essere usato come tutorial per i giovani difensori. Simon è sempre più il manifesto del difensore perfetto. Mette la museruola a Dzeko che non riesce mai a rendersi pericoloso. Da clonare. 7

TOMORI – Svetta fino al terzo anello per raccogliere la punizione dorata di Tonali al 16’, ma è De Vrji ad infilarla alle spalle di Handanovic per il pareggio rossonero. Male in impostazione al 21, regala un pallone a Lautaro in area, per fortuna alle sue spalle sbuca l’onnipresente Kjaer. Sale altissimo a pressare Lautaro, ma quando toppa l’anticipo, come avvenuto al 54’, sono dolori. 6,5 

BALLO-TOURÈ – Lo ripetiamo spesso purtroppo, Ballo-Tourè non è un giocatore per questi palcoscenici: la stupidaggine (non c’è modo di definirla altrimenti) in occasione del secondo rigore regalato all’Inter non ammette giustificazioni. Nei successivi minuti va letteralmente in confusione, poi in chiusura di primo tempo si fa trovare al posto giusto al momento giusto e stoppa sulla linea un pallone di Barella destinato in fondo al sacco. Una parziale redenzione che però non salva il mancino rossonero da una pesante insufficienza. 4,5

TONALI – È il valore aggiunto del Milan in questo momento. È in un periodo di sicurezza, tranquillità, consapevolezza, ed in campo si vede. È sua la punizione che provoca il pareggio rossonero. Gioca con un’energia stupefacente confermandosi una delle note più liete di questo inizio stagione per i rossoneri. 7

KESSIÈ – Incomprensibile la giocata che regala il rigore all’Inter in apertura. Probabilmente il turco fa fallo per primo su Kessiè, ma è assurda la gestione del pallone di Franck che invece di appoggiare ad un compagno a 3 metri tenta la giocata personale, di fatto costringendo il Milan ad una partenza da handicap nel derby. Pioli lo richiama spesso perchè non copre in maniera adeguata Barella sui lanci lunghi di Bastoni. Gioca un match complicato ma alla fine riesce a riprendersi. Avrebbe l’opportunità al 90’ per chiudere il derby ma il tap in dopo il palo di Saelemaekers con Handanovic battuto viene sparacchiato malamente fuori dall’ivoriano. 5,5

BRAHIM DIAZ – È la grande novità di giornata, specialmente per quanto riguarda la posizione in cui Pioli decide di schierarlo. Ed è sua la prima iniziativa degna di nota del Milan dopo appena due minuti: il cross radente di Brahim dopo una bella percussione sulla destra, viene stoppato dalla difesa nerazzurra. Pecca però in fase di copertura, lavoro in cui invece eccelle Saelemaeker: quando Bastoni lo salta come un birillo in chiusura di primo tempo e Ballo-Tourè è costretto a salvare sulla linea, tutto appare in maniera evidente. Ed infatti dopo un quarto d’ora della ripresa Pioli effetti il cambio necessario. 5,5

KRUNIC – Schierato da titolare per schermare e rendere inoffensivo Brozovic in impostazione, ma il compito principale del bosniaco è anche quello di buttarsi in area negli spazi lasciati liberi da Ibra che esce ad impostare. Rade però dovrebbe sempre tenere a mente di non essere Messi e quindi limitare tacchi e tacchetti inutili al limite dell’area potrebbe essere una mossa saggia. Magari è solo un caso, ma quando esce lui il Milan ricomincia a proporre gioco di qualità e sfiora anche la vittoria. 5,5

LEAO – Perde un pallone sciocco al 4’ e consente una ripartenza 5 contro quattro dell’Inter, ma è il primo che prova a scuotersi con un paio di conclusione a rete dopo il rigore shock in apertura di match. Doppia opportunità ancora per il portoghese al 37’, ma il primo tiro di sinistro è respinto da Handanovic, il successivo destro vola in curva. In avvio di ripresa esce e fa spazio al rientrante Rebic. 6

IBRAHIMOVIC – Esce fuori dall’area ad impostare, ma non sempre lo fa con il tocco giusto. Quando lo fa bene, ad esempio al 37’, innesca Leao che però non ne approfitta. La sensazione è che la partita fili via troppo veloce per Zlatan che non riesce quasi ad essere al passo dei suoi compagni. Dopo una buona metà di ripresa in cui latita si accende improvvisamente nei minuti finali: interessante la conclusione di prima intenzione al 69’ ma il tiro sorvola la traversa; poi calcia una stilettata su punizione che Handanovic respinge a fatica; quindi svetta in area ed offre un pallone delizioso per Bennacer che spara in curva dal dischetto. In mezzo tante altre cose utili per la squadra. 6,5

KALULU – Pioli ricorre a lui in avvio di ripresa per ovviare alle sostanziose mancanze di Ballo-Tourè. Lavora duro sulla fascia sinistra ma soprattutto stoppa per ben due volte al 71’ Vidal ad un passo dalla rete. Nel finale si fa vivo pericolosamente anche nella metà campo avversaria ma non è fortunato nella conclusione. 7

REBIC – La giocata prepotente ed efficace che offre al minuto 64’ rende perfettamente l’idea di quanto Rebic sia mancato al Milan in queste settimane. Gioca un’infinità di palloni e tutti con grande efficacia, restituendo pericolosità alla manovra del Milan che prima del suo ingresso sembrava battere in testa. Bentornato Ante. 7,5

SAELEMAEKERS – Anche il belga entra con fiero cipiglio e regala spessore e sostanza alla squadra rossonera. Grandissima la sua percussione al minuto 89’ che va a schiantarsi contro il palo con Handanovic a guardare. Che peccato. 7

BENNACER – Entra negli ultimi 20 minuti per sostituire uno stremato Tonali. Mette ordine in una manovra e garantisce equilibrio ad una squadra che stava soffrendo. Al minuto 83’ gli piove sul destro un pallone invitante che l’algerino però sparacchia altissimo. Preziosissimo però in suo ingresso in campo. 7

BAKAYOKO – s.v.

PIOLI – Scelte iniziali coraggiose quelle di mister Pioli, a partire da Ballo-Tourè per finire a Krunic titolare con Brahim Diaz spostato a destra. Ma è l’atteggiamento del Milan a colpire: tutti in avanti, a volte anche con atteggiamento a volte scriteriato e praterie concesse all’Inter per le ripartenze. I due rigori nel primo tempo sono frutto di sciocchezze individuali (prima Kessiè, poi Ballo-Tourè), ma sono la naturale conseguenza di una tattica così spregiudicata. Tra la fine del primo tempo e l’inizio della ripresa la musica non cambia e l’Inter va vicina al gol almeno 4 volte, poi finalmente Pioli cambia in corsa alcuni uomini chiave che ribaltano letteralmente il match, primo fra tutti Ante Rebic, di ritorno dopo un lungo infortunio e tra i migliori in campo, ma anche Saelemaekers, Kalulu e Bennacer. E alla fine è il Milan a sfiorare la vittoria più volte nel finale. 6,5

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