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Analisi

Rinnovi di contratto, ora il Milan prova a giocare d’anticipo

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MILANO – La strategia del Milan è ormai chiara: offrire ai calciatori un rinnovo di contratto al massimo delle possibilità del club e non subire alcun ricatto da atleti e procuratori, della serie chi vuol firmare, ecco la penna, altrimenti quella è la porta. E’ accaduto con Calhanoglu e Donnarumma lo scorso anno, potrebbe accadere con Kessie e Romagnoli entro il prossimo giugno. Un’idea chiara e precisa, che però non permette ai rossoneri di monetizzare dalla cessione dei pezzi pregiati della società, motivo per cui Paolo Maldini vuole evitare, se possibile, una riedizione dei casi appena citati.

Prolungamenti

Ecco perché la dirigenza milanista si sta già attivando per allungare i contratti di Bennacer, Leao e Theo Hernandez, in scadenza fra il 2023 e il 2024, e che con 80 milioni complessivi saranno chiamati a firmare i rinnovi col Milan. Maldini si porta così avanti con il lavoro, sia per non farsi prendere per il collo all’ultimo minuto dagli agenti dei tre giocatori, sia per iniziare a capire quale sia l’atteggiamento dell’algerino, del portoghese e del francese, cominciando a farsi un’idea sulle reali intenzioni e, nel caso, progettare una cessione prima che poi si avvicini la scadenza del contratto.

Urgenze

Ma le priorità restano comunque quelle di Kessie e Romagnoli che il Milan perderà a parametro zero il prossimo 30 giugno in assenza di una firma sul rinnovo. Poche, al momento, le possibilità che il centrocampista ivoriano raggiunga l’accordo coi rossoneri: la proposta rossonera è 6,5 milioni, la richiesta dell’agente di ben 9 ed i margini di trattativa ormai ridottissimi. Più serena la questione legata ad Alessio Romagnoli: il capitano milanista ha poche proposte in giro e potrebbe decidere in extremis di accettare l’offerta del Milan pur con una notevole riduzione dell’ingaggio.

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