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Analisi

Milan-Romagnoli: il dilemma

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MILANO – La confusione che regna sovrana in casa Milan scatenerà molto probabilmente in estate l’ennesima rivoluzione che potrebbe portare a Milanello nuovi dirigenti, un nuovo allenatore ed un organico sempre più giovane e con stipendi sempre più bassi. Ridurre i costi ma tornare competitivi, questo l’improbo compito della proprietà, un traguardo quasi impossibile da coniugare, perché di solito nel calcio chi paga poco non vince e chi è troppo giovane finisce col restare senza certezze nei momenti più complicati.

Capitano

Nella centrifuga c’è anche il capitano, Alessio Romagnoli, che mai una volta ha alzato la voce o si è lamentato per la mancanza di competitività della compagine rossonera, anzi, ha accettato di buon grado ogni cambiamento sia ai vertici del club che in panchina, accogliendo anche i nuovi compagni con estremo entusiasmo, facendo sentire ogni elemento parte integrante del gruppo. Classe 1995, Romagnoli è ad oggi uno dei difensori centrali migliori del campionato, anche se il salto di qualità definitivo tarda ad arrivare perché al calciatore manca quell’esperienza internazionale che col Milan non riesce a maturare.

Ragionamenti

Il contratto del capitano rossonero scadrà il 30 giugno 2022, il suo ingaggio è di 3,5 milioni di euro annui, troppi per il gioco al ribasso prospettato dall’amministratore delegato Gazidis che vuole per il Milan ormai solo giovani promesse (massimo 24 anni) e con uno stipendio massimo di 2 milioni a stagione. Logico che tale filosofia sia un annunciato fallimento se l’intento è quello di riportare il club in alto, logico che anche Romagnoli e il suo agente Raiola inizino sin d’ora a farsi qualche domanda sia su un lontano rinnovo di contratto e sia su una possibile cessione anticipata che faccia contenti loro due e anche il Milan che non si ritroverebbe con l’acqua alla gola fra un anno a 12 mesi dalla scadenza come ad esempio con Donnarumma.

Futuro

Sì, perché l’opera che Gazidis vuole attuare già dalla prossima estate e che allontanerà quasi certamente sia il già citato Donnarumma che Ibrahimovic da Milanello, potrebbe portar via anche lo stesso Romagnoli che per colpa delle mancate qualificazioni del Milan alla Coppa dei Campioni sta perdendo l’opportunità di affacciarsi al grande calcio, col rischio che anche la Nazionale continui a relegarlo in panchina. Ed ecco allora che con la prospettiva di giocare in una squadra competitiva nei fatti e non a parole e di avere un ingaggio anche superiore a quello attuale, il capitano milanista potrebbe partire già nella prossima sessione di calciomercato, garantendo ai rossoneri un’ottima plusvalenza e al calciatore la possibilità di confrontarsi finalmente con palcoscenici prestigiosi.

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