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È Milan-show: bravi tutti ma il migliore è uno, per distacco

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TATARUSANU – Il rischio di un crollo psicologico dopo il paperone di lunedì sera c’è, per fortuna ci pensa lo Sparta Praga a rimandarlo negli spogliatoi con i guantoni immacolati. 6 

CALABRIA – Sempre più a suo agio nel ruolo che ormai gli spetta di diritto. Una sicurezza che si tramuta in precisione anche nei cross, tipo quello perfetto che al 6’ consente ad Ibra di sfiorare il gol di testa, o quello che Leao non sfrutta a inizio ripresa. Esce al 67’ per dare un po’ di spazio a Conti. 7 

KJAER – Come al solito imperioso su ogni palla alta, perde un paio di palloni in uscita, non esattamente da Kjaer, ma la sua prestazione resta del solito rassicurante livello. 7 

ROMAGNOLI – Disinnesca una minaccia in chiusura di primo tempo, una delle poche volte che lo Sparta Praga si affaccia in area di rigore rossonera. Sfiora il gol di testa a inizio ripresa, poi fa sfoggio di classe ed eleganza quando al 64’ ruba palla a un avversario e va via in slalom gigante saltando 3 avversari. Capitano ritrovato. 7 

DALOT – Ibra lo innesca al minuto 11’, ma il portoghese non tratta benissimo il pallone e la ripartenza 3 contro 2 sfuma. Poi resta sulle sue, quasi intimidito, governa la fascia sinistra senza rischiare nulla. Fino al 56’, quando innescato da un ottimo suggerimento di Bennacer inventa letteralmente un cross radente di esterno destro che Leao spedisce in rete. La giocata lo esalta e dopo 10 minuti mette la propria firma sul risultato con un bel gol dopo una sgroppata in solitaria. 7,5 

TONALI – Fatica a scrollarsi di dosso la tensione della gara. Inizio timido, con giocate semplici, poi dopo il vantaggio prende confidenza con la partita e con un paio di giocate fa capire perchè è stato il pezzo pregiato dello scorso mercato. Grandissimo il break a inizio ripresa, ruba palla, galoppa per 40 metri, serve un assist sontuoso per Leao che sbaglia e conclude anche in porta sulla ribattuta del portiere, purtroppo senza fortuna. 7 

BENNACER – La pennellata di 50 metri che finisce sui piedi di Ibra al minuto 8’ è da applausi, peccato che lo svedese anzichè cercare la porta tenti l’assist all’indietro per Brahim che non ne approfitta. Efficacissimo negli anticipi e nella gestione di tutti i palloni complicati, non lesina gli inserimenti normalmente destinati a Kessiè e sbroglia anche un paio di matasse ingarbugliate nella propria area di rigore. Superbo il lancio a pescare Ibra in area, che viene abbattuto però poi sbaglia il rigore conquistato. Ancora più elegante il lancio che innesca la sgroppata di Dalot per il raddoppio milanista. Chiusura in bellezza per l’assist sfavillante di 40 metri ancora per il giovane terzino portoghese che stavolta si mette in proprio e segna. Partita imperiale. 9 

CASTILLEJO – È il più bersagliato da Pioli, e probabilmente a ragione. Nella ripresa prova a dare spessore alla sua prestazione e conclude subito verso la porta avversaria con un gran sinistro di poco alto.  Pecca di egoismo al 74’ quando perfettamente messo in moto da Brahim Diaz tenta la giocata solitaria, sbagliando, anzichè servire Leao a porta vuota. Sembra aver perso lo smalto che aveva caratterizzato le sue prestazioni post lockdown. 5,5

KRUNIC – Teleguidato da mister Pioli si muove ormai con disinvoltura nella zona dei trequartisti. Sul suo destro capita la prima occasione del match dopo 3 minuti, ma il tiro finisce in tribuna. Alla mezz’ora, lanciato solo a rete per poco non sorprende il portiere avversario. Svolge un lavoro importantissimo, pur non rubando l’occhio con giocate spettacolari. 6,5

BRAHIM DIAZ – Esattamente come a Glasgow, inizia quasi giocando a nascondino, tanto da suscitare le rimostranze di Pioli. Poi però inventa letteralmente il primo gol, tutto farina del suo sacco: prima strappa il pallone dai piedi di un avversario, poi scambia con Ibra e quindi trasforma la prima palla toccata in rete al 24’. Nella ripresa si accende a sprazzi, ma quando lo fa illumina San Siro. Talento purissimo da blindare prima possibile. 7

IBRAHIMOVIC – La prima zuccata dopo pochi minuti di gioco finisce di poco alta sulla traversa. Ci riprova su corner battuto da Tonali al 14’ ma ancora pecca di precisione. E allora si trasforma in assist man per Brahim Diaz in occasione del vantaggio milanista. Peccato per l’ennesimo rigore sbagliato, lo ripetiamo da tempo: Zlatan è un fenomeno assoluto ma tirare i rigori non fa per lui. Esce alla fine del primo tempo in previsione di Udine. 6

LEAO – Entra a inizio ripresa al posto di Ibra e si impossessa della posizione che gli aveva garantito una doppietta contro lo Spezia. La prima opportunità la sciupa clamorosamente al 48’ dopo una cavalcata trionfale di Tonali. Alla seconda però non fallisce e raddoppia per il Milan. 6,5 

CONTI – È comprensibilmente arrugginito, ma sono proprio queste le partite in cui Conti può permettersi di ritrovare un po’ di confidenza con il campo da gioco. 6 

DUARTE – s.v.

KESSIÈ – s.v. 

MALDINI – s.v. 

PIOLI – Come gioca la squadra di Pioli. Ok, di fronte non c’è uno squadrone ma il Milan non perde un colpo, malgrado il massiccio turn over. Elegante nella manovra, segna tre gol bellissimi, dietro non rischia nulla e riesce pure a risparmiare un po’ di energie in vista del lunch match di domenica a Udine. Piccola annotazione a margine: se Pioli continua a far giocare in questo modo e a valorizzare Brahim Diaz e Dalot, sarà difficile strapparli al Real Madrid e allo United in estate. 7,5

2 Commenti

1 Commento

  1. Francesco

    30 Ottobre 2020 at 05:24

    Kessiè e Bennacer finalmente stanno facendo vedere tutto il loro valore….speriamo anche Conti riesca a farlo presto senza nulla a Calabria che sta giocando alla grande.

  2. Fabrizio Tomasello

    30 Ottobre 2020 at 07:15

    Quando una squadra gira come un orologio, è facile che tutti i calciatori riescano a rendere al meglio. Vedi anche i nuovi Brahim Diaz, Dalot, Tonali, come si sono inseriti in fretta. Magari arriverà anche il momento di Conti.

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